giovedì 1 marzo 2012

metterci la faccia

Come sapete le visite dall’Italia mi piacciono sempre da morire e uno dei mille motivi per cui mi piacciono e’ che mi fanno un po’ tornare al mio stupore iniziale. Mi piace ascoltare le osservazioni di chi e’ qui per la prima volta, sentire come vivono le cose loro.

Alla Nasa a Houston, ho incontrato per caso una ragazza italiana e abbiamo attaccato un bottone incredibile, mi hanno fatto notare. E’ che quando incontro degli italiani, soprattutto se mi ispirano simpatia, sono sempre molto contenta e curiosa, loro invece non capivano tutto questo cameratismo fra emigranti.

Ad ogni modo, i miei ospiti, fra le altre cose, sono rimasti colpiti dalla pubblicita’ locale e in particolare dal fatto che siano spesso basate su una gigantografia del proprietario del business che si pubblicizza. Io non ci faccio nemmeno piu’ caso invece. Nello studio del mio dottore per dire, all’ingresso, trovi un cartonato ad altezza naturale del dottore stesso che invita nuovi pazienti, normalissimo. Per le strade ci sono manifesti di avvocati, medici e imprenditori che tutti tirati a lucido, come si suol dire, ci mettono la faccia.

Ecco, loro dicevano, che gli sembrava strano perche’ in Italia invece, non sai mai chi c’e’ dietro a un’azienda, soprattutto ai vertici. Mi e’ sembrato interessante.

4 commenti:

ero Lucy ha detto...

Abbiamo scritto post in qualche modo simili oggi :)
E' vero, e' difficile trovare chi ci mette la faccia, pero' quando lo fece il mio capo tutti pensammo che era un inutile eccesso di protagonismo. Ma eravamo psicologi :)

nonsisamai ha detto...

devo passare a leggerti allora! :)

mariantonietta ha detto...

e quando qualcuno lo fa viene deriso! ultimamente il Capitano alla vista di un tizio che costruisce e vende case esclamava: ma come si fa a fidarsi di uno con 'sta faccia?
e altre varianti.

nonsisamai ha detto...

gia', e' proprio una differenza culturale...