giovedì 11 novembre 2010

il mondo degli amici con figli

Per uno strano caso diverse mie amiche in Italia aspettano un bambino proprio ora come me e cosi’ ci si confronta. Una cosa di cui alcune di loro soffrono e’ la mancanza di comprensione dei loro amici, l’allontanarsi degli amici perche’ si aspetta un bambino. Il non essere piu’ invitate, l’essere bersaglio di battute cattive. Ora non so se sia un semplice caso o un problema generale, pero’ il fatto che diverse persone mi dicano la stessa cosa mi incuriosisce. Soprattutto perche’ qui mi pare sia esattamente il contrario: gli amici rischi di perderli se non hai figli, fenomeno altrettanto inquietante. Come ho gia’ raccontato, da quando aspetto un bambino, le persone intorno a me si sono moltiplicate . Non mi dicono piu’ how are you doing, ma how are you feeling, una storia completamente diversa. Qui si tende ad avere figli molto presto, tutti i miei amici ne hanno gia’ minimo due o tre, anche quelli piu’ giovani di me. Un’amica di Roma che e’ appena stata in vacanza a New York invece, mi diceva che una delle cose che piu’ le sono piaciute era vedere tanti bambini in giro. Dice che a Roma non se ne vedono spesso, non l’avrei detto.

Comunque, in un modo o nell’altro sto entrando anch’io nel vivo dello strano mondo degli amici con i figli. Gli amici con i figli qui sono quelli che quando danno una festa scrivono chiaramente se i bambini sono ammessi o no, sono quelli che fra loro come forma di scambio usano il baratto (qualunque cosa per un paio d’ore di babysitteraggio), sono quelli che si scambiano informazioni segrete su pediatri, posti dove fare la spesa e libri di psicologia. Sono quelli che un po’ ti ecsludono se non hai figli perche’ giustamente a te poi che te ne frega. Gli amici con i figli possono parlare un quarto d’ora della prima volta che il bambino si e’ rigirato da solo, roba che tu se non ce li hai dici…embe’? 

Mrs. Monkey, come dicevo, e’ la piu’ esaltata del mio ingresso nel club e forse ora ho capito anche il perche’. In tutti questi anni, non e’ mai successo, ma ora si’, ora mi chiede di tenerle i figli (non uno, non due, ma tre) immagino perche’ e’ sottointeso che mi rendera’ il favore (saremmo sempre tre a uno, ma non guardiamo il pelo nell’uovo). Questa settimana due volte. La prima ero da sola in casa e ho dovuto rifiutare perche’ il mio programma di riposo forzato non prevede di inseguire per tutto il giorno un bambino di un anno e mezzo (senza parlare degli altri due…). Sorry, doctor’s orders. La seconda volta che e’ tornata all’attacco, invece ha raffinato la strategia, puntando sul weekend.

- Visto che sei a riposo e non vai da nessuna parte, me li terresti venerdi sera due ore? E’ un’emergenza, ti prego!

Accetto senza problemi, mi fa piacere aiutarla se posso, ma venerdi sera poco prima dell’appuntamento mi chiama per dirmi che c’e’ stato un cambio di programma.

- Non e’ che invece me li terresti domani dalle dodici alle otto? E’ un’emergenza, ti prego!

Dalle dodici alle otto: che fregatura, se ne va il sabato completamente. L’emergenza poi tra l’altro era il matrimonio della sua tata, si sapeva da mesi.

Se devo essere sincera non so se ci tengo cosi’ tanto a far parte di questo club. Ma si puo’ essere genitori senza farsi prendere dall’ansia e perdere il senso della realta’?

9 commenti:

Marica ha detto...

in bocca al lupo :-)

Anonimo ha detto...

mhm, a vedere mia madre, no.
giulia

dancin' fool ha detto...

:)
ti leggo volentieri perché i figli li vorrei così come una famiglia ma non li ho, come tu sai...

boh.

ti assicuro che anche in Italia vieni automaticamente "esclusa", ad un certo punto, se figli o un marito/compagno non ce li hai, perché sei "diversa", non puoi far parte (ovvimamente) dei momenti condivisi dalle coppie /genitori con figli.

boh.

impari sempre di più a viverti una vita in solitaria, nel bene e nel male :)

cmq l'aspetto "babysitteraggio" a turno era una cosa che mi era piaciuta molto negli US. qui mi pare non funzioni così ed è un peccato (però è anche vero che la maggior parte delle donne lavora tutto il giorno... quindi non avrebbe tempo di fare da babysitter ai figli delle amiche dato che fatica ad aver tempo coi propri).

però bello.

tanti auguri nonsi.

Marica ha detto...

sottoscrivo dancin'fool...
diverse volte mi e' capitato di veder sparire amiche una volta rimaste incinte... non tutte, eh...
ma con alcune mi e' sembrato proprio che mi escludessero, come se tutto quello che ci fosse stato prima non avesse piu' importanza...

Sick Girl ha detto...

oh cielo non saprei.. per il momento non mi è ancora successo nulla di tutto ciò, ma c'è anche da dire che per il momento non è che tutti sappiano e che la cosa sia molto evidente.
Per contro con alcune persone che conosco e con cui prima non avevo molti argomenti di conversazione adesso ho trovo una base comune di conversazione (tipo dove si è partorito quale asilo nido come si concilia lavoro e gestione dei bimbi etc etc).
Quello che più mi spaventa invece -perchè l''ho visto succedere ad altre - è l'esclusione dal lavoro, per il momento non è ancora successo, ma penso che più si andrà avanti più mi rifileranno attività poco significative e di breve durata.

nonsisamai ha detto...

dancin e marica: faccio un po' l'avvocato del diavolo! io penso che sia un po' come quando un amico/a si innamora e magari sparisce per un po'. sono tempeste, ma poi torna tutto come prima, o piu' o meno. lo spero!

nonsisamai ha detto...

sick girl: a me e' gia' successo. per fortuna era solo un piccolo secondo lavoro, ma e' stato umiliante, una pessima esperienza.

http://www.nonsisamai.com/2010/07/di-discriminazione-in-discriminazione.html

nonsisamai ha detto...

giulia: mi spiace per tua madre, pero' mi hai fatto ridere :)

Rabb-it ha detto...

Non saprei.
Le amiche, ed amici, che ho con pargoli le sento più o meno come prima, poco più di niente e se non mi faccio viva io: niente.
Solo che è esattamente come prima, dovevo sempre fare uno squillo a mandare un sms.
"Che noi mica lo sappiamo che hai bisogno!"

Già... perchè si chiama solo per bisogno.
Solo che ora hanno l'alibi che prima mancava: "E sai ho da fare con il piccolo, o la piccola"

E tengo la lingua dietro ai denti.
Che la risposta sarebbe cattiva.
Magari gli farebbe bene chissà!
Replica ingoiata una mezza dozzina di volte negli ultimi 5 anni.

"Non cominciare ad usare tuo figlio come alibi, che non vi facevate vivi manco prima se non chiamavo prima io!"

Ecco è la cattiva memoria a darmi noia.
Il voler dire che ora non trovano tempo per il pargolo... il che è anche vero, ma solo in parte.


ok... sto generalizzando troppo.
Scusa.