giovedì 30 settembre 2010

tutte quelle cose che non ti dicono

Succede di ritrovarsi a fare una passeggiata e osservare i genitori. Com’e’ che sembra sempre che sappiano cosa fare anche quelli giovanissimi? ci chiediamo puntualmente ogni volta e da li’ partono discussioni infinite. Forse io farei cosi’ pero’ anche cosi’ in effetti, io invece no o si, boh, informiamoci dai. Per darvi un’idea del tenore di queste discussioni, siamo ancorati da mesi, oltre alla questione del quando io dovrei tornare al lavoro, il piu’ grande rompicapo, anche del dove lasciare Baby J. E non siamo neanche arrivati al problema baby sitter, nanny contro asilo, siamo ancora fermi al dove. Se lo porto dalle parti del mio lavoro, che e’ lontano da casa, dovra’ farsi tre autostrade in macchina, cosa che statisticamente puo’ rivelarsi alquanto pericolosa, troppo secondo Mr. Johnson che oramai vive su Consumer Reports. Se sta vicino al suo lavoro pero’, e’ troppo lontano da me e non va bene, affatto bene, secondo me. E via a discutere.

E’ un periodo stranissimo. Magari stai facendo tutt’altro e all’improvviso ti vengono in mente cose a cui non hai mai e poi mai pensato prima, come delle illuminazioni divine, delle folgorazioni sublimi. E se il gestore di qualche sito dovesse trovare fra le chiavi di ricerca how many times a day does a baby poop…beh, eccoci qua.

Lo so che sembriamo due pazzi, e’ che…chi l’ha mai curato un bambino piccolo piccolo appena nato? Abbiamo sempre fatto di tutto per non prenderli nemmeno in braccio, delicatini come sono! A nostro favore c’e’ da dire che ci stiamo attrezzando. La scorsa settimana abbiamo fatto un corso di due ore sul pronto soccorso infantile e la settimana prossima ci tocchera’ una fantastica parenting class, quelle lezioni dove ti spiegano, credo, come capire se hanno mal d’orecchie o mal di pancia e altre cosucce di vitale importanza. L’unico dubbio e’ che il corso si chiama Oltre le basi e speriamo non sia troppo avanzato per noi. Al corso di pronto soccorso l’infermiera ci ha detto che c’e’ la possibilita’ di fare perfino un corso sul seggiolino della macchina suscitando la mia ilarita’. Qualcun’altro invece ha preso la cosa piu’ seriamente e sembrava quasi deluso quando ha provato a montare il seggiolino che abbiamo comprato [by the way, Chicco ovviamente che e’ uno dei migliori e piu’ diffusi anche qua, evviva l’Italia] e ha visto che davvero, anche volendo, non c’e’ nulla da capire. Ma si magari un salto dai pompieri a controllare se e’ tutto a posto lo si fa ugualmente…A proposito: non abbiamo ancora parlato del passeggino, ultraleggero o sportivo? E’ importante anche quello, lascia fare. E si ricomincia. All’infinito.  

10 commenti:

Brunhilde ha detto...

Siegfried ed io dovremmo erigere un monumento alla nostra Super-Ostetrica!
Qui in Germania la mutua (privata ma obbligatoria) te la paga per 15 visite a domicilio entro le 8 settimane, più altre 4 per consulenze su svezzamento e compagnia. Per me è stato un po' come avere Mary Poppins: è arrivata che mi sentivo una pessima madre ed è ripartita che eravamo una famiglia in progress.
Comunque, non aver paura. Dopo i primi giorni ci si abitua!

nonsisamai ha detto...

qui niente di tutto cio', la voglio anch'io mary poppins!! :(

Marica ha detto...

eh, ma che bello....

cmq ti dico subito che mi e' arrivata la mail del FDA (che mi sono iscritta per ricevere gli aggiornamenti) che dice di non usare gli "infant sleep positioners", io ovviamente non so nemmeno di cosa si tratti!

in bocca al lupo!

nonsisamai ha detto...

nooo ma come?! ho sempre letto che sono la cosa piu' sicura! non ce la faro' mai a star dietro a tutto...

Anonimo ha detto...

Bè quando ero a Boston la nurse ha chiamato due volte per sapere se avevo problemi con il bambino, non è passata perchè c'era mia madre e non mi sentivo persa, però se ne avessi avvuto bisogno sarebbe venuta...quindi informati forse anche in texas lo fanno.

poi ci sono le associazioni La Leche league, sono sempre molto disponibili non solo per l'allattamento.

divertiti a programmare, anche quello fa parte del gioco.

Silvia

Gio ha detto...

Per fortuna che c'è google :-)
Un abbraccio!

Anonimo ha detto...

Ebbene si bisogna prendersi una seconda laurea....comunque ti consiglio asilo vicino al tuo lavoro. Io ormai vado su e giù da tram e autobus con carrozzina e pupo. Tutte le mattine partiamo da casa insieme, io al lavoro e lui al nido....attenta però che al nido si ammalano tantissimo purtroppo!!!
Francesca

Selena ha detto...

quanti ricordi..anch'io meno di 5 mesi fa avevo gli stessi dubbi esistenziali. poi ci siamo ritrovati con il pupetto in casa, noi due che di bimbi non sapevamo niente, con nessuna madre in aiuto, né la mary poppins di turno...non sapevamo neanche che taglia di pannolino mettergli!siamo sopravissuti! ora siamo esperti di pannolini, passeggini (graco é una buona marca), lettini, vestitini, e per le malattie stiamo imparando. dopo una settimana di "coliche" anch'io ho avuto la geniale idea di affidarmi a google e capire cosa fare, che se vai in ospedale ti ridono in faccia! don't worry, benvenuta nel club dei genitori novelli, :)

Elisen ha detto...

ma il famoso corso preparto?roba solo da sitema sanitario nazionale??

pitito ha detto...

Sappi che t'invidio :)