lunedì 23 agosto 2010

le mammine no

C’e’ una categoria di persone verso cui nutro forti sentimenti di ambivalenza, quella delle mammine. Prima pensavo che fosse per una sorta di gelosia e incomprensione, ma ora che ci sono anch’io sulla stessa barca continuo a non capire tante cose. Innanzitutto chiariamo che le mammine non sono le madri in generale, cioe’ in realta’ possono essere entrambe le cose a seconda dei momenti. Le mammine diventano tali di solito quando sono in gruppo, e’ li’ che danno il peggio di loro. La mammina, virtualmente puo’ essere la persona piu’ insicura del mondo, ma parte da un pregiudizio di perfezione nei confronti del proprio operato come madre. La mammina spara giudizi lapidari su qualunque cosa, l’allattamento, la bay sitter, l’asilo, la cacca verde, qualunque cosa: la mammina non ha dubbi. Ha un’opinione su tutto e si batte fino allo stremo per quattro idee lette magari su qualche rivista di mammine. Le sue lotte possono essere sanguinarie, di una crudelta’ psicologica senza precedenti, e quel che e’ peggio e’ che sono soprattutto lotte intestine, contro la mammina che manifesta un’opinione differente. Mammine che lavorano contro mammine casalinghe, mammine che allattano contro mammine che non lo fanno, mammine bio contro mammine tradizionali. Un altro tratto tipico della mammina e’ poi il  nutrire un profondo sentimento di disapprovazione verso tutto il genere maschile e in particolar modo verso il proprio compagno. Loro non potranno mai capire, loro continuano la loro vita come prima, siamo noi che dobbiamo farci in quattro e che molliamo tutto per stare dietro ai figli. Tutte cose in parte verissime e dimostrate a livello storico oserei dire, tanto e’ vero che dopo una mattinata in compagnia di una decina di queste signore la settimana scorsa, sono tornata a casa e senza nemmeno rendermene conto ho quasi sbranato il povero Mr. Johnson che non ha capito che cosa mi fosse successo per essere diventata cosi’ acida nel giro di tre ore. Lo ammetto, mi ero fatta un attimo prendere la mano. E’ che sei li’ che passi da un cambiamento all’altro, con il tuo corpo che oramai va completamente per conto suo, mille paure, incertezze professionali e non, e’ facile guardare lui, tale e quale a prima e provare un senso di ingiustizia, se cosi’ si puo’ dire. Ma e’ anche profondamente sbagliato credo. Lui non puo’ capire me nella misura in cui io non posso capire lui, ognuno fa la sua parte e non ho mai avuto la sensazione di essere lasciata a me stessa ora che la mia parte e’ piu’ onerosa della sua, ammesso e non concesso che lo sia veramente. La verita’ e’ che siamo esseri umani, ci piace trovare un colpevole, ci fa sentire dalla parte della ragione, qualunque cosa significhi. Perche’ poi il problema e’ che mammine, rischiamo di esserlo un po’ tutte in alcuni momenti, forse e’ proprio da questo che nasce la mia avversione. Ho capito che le mammine vanno frequentate una alla volta, cosi’ non si inviperiscono e rimangono persone normali, piacevoli.

La virtu’, insomma, sta nel non farsi rimbambire.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Sto crescendo e la maturità non mi porta solo un'incipiente stempiatura e lo stato d'animo più fragile: con me crescono anche amici e amiche che, mentre io me la spasso e penso solo a me stesso come tutti i ricchioni di questo mondo, nel frattempo si sposano e figliano. Così, senza nemmeno rendermene conto, un giorno mi sono ritrovato senza più un'amica con cui condividere gossip e novità sulla moda, sbronze fotoniche o week end in Europa: tutte non fanno che parlarmi dei loro figli. Sono diventate tutte MAMMINE.
Contento per loro, per carità, ma è assolutamente come dici tu: loro sanno tutto di puericultura; sono depositarie dello scibile umano relativo alla crescita, lo sviluppo e l'educazione di un altro essere umano; snocciolano modelli educativo-comportamentali che puntualmente mi fanno dubitare da quale pianeta arrivi o se mia madre non sia una sciagurata senza responsabilità che mi ha cresciuto come un aborigeno.
Tutto vive e gira intorno ai pargoli, alle faide tra teorie su svezzamento e postura eretta che insorgono nel loro clan e io mi trovo disorientato, sballottato come il compianto giudice Santi Licheri in un'eterna causa su chi ne sa di più.
Sono noiose, saccenti e petulanti: puntano il dito come un fucile a canne mozze, orbe dei disastri psico emotivi che creano in quelle povere creature allevate come un bambino da pagina di Crescere Sani.
L'ultima proprio l'altro giorno.
Bimba: "Valerio, ma io sono bella"?
Io: "Tesoro, sei la più bella di tutte, lo sai"?
Mamma di un'altra bimba: "Vorresti dire che è più bella della mia Alexis"?
Click.
Quablog

nonsisamai ha detto...

sopprimetemi se divento cosi'!! :)

nonsisamai ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
nonsisamai ha detto...

seriamente pero', non e' tutto bianco o nero. e' importante, sano e interessante confrontarsi.
io ad esempio, lo confesso, di modelli educativo-comportamentali non so asolutamente nulla quindi mi piacerebbe imparare qualcosa da loro. il problema e' quando la chiaccherata si trasforma in 'io so quello che e' giusto, tutti gli altri no'.
e' l'assenza di dubbio di queste persone che mi inquieta, e anche l'aggressivita' allucinante dietro quella che nell'immaginario collettivo dovrebbe essere la figura piu' dolce della societa'.

Anonimo ha detto...

Già, la presunzione. Presumere di possedere la verità. Forse basta solo un pizzico di buon senso, far tesoro della propria educazione e degli sbagli che hanno commesso con noi i nostri genitori. S'impara sempre qualcosa dalle situazione e dagli altri, no?
L'intelligenza che sta in tutto quello che scrivi, il garbo e la sensibilità con cui tratti i più disparati argomenti, mi fanno solo pensare che sarai una bravissima mamma.
Oddio come sono curioso di sapere cosa c'era scritto nel commento eliminato!!!!
Vale
Comunque cara,

Gio ha detto...

Sei sorprendentemente saggia, e nelle condizioni in cui ti trovi questo vale ancora di piu'.

Brava!

Selena ha detto...

hola! mi permetto di scriverti senza conoscerti. son mamma da 3 mesi, felice e stressata, come la maggior parte, direi. ho iniziato ad "odiare" il mio compagno durante la gravidanza, mi han detto che era normale...anche pensando ma che bello io ho una vita dentro, lui non la puó provare, peró caspita, lui puó far tutto ed io son qui in bagno e non dormo/non mangio ció che voglio/ho smesso di fumare...insomma, dicono sia normale e colpa degli ormoni. poi hai un figlio e non dormi, sei stanca, lui invece sembra fresco come una rosa...ti arrabbi...dicono sia normale. il fatto é che la mancanza di sonno non aiuta il rapporto di coppia, e che la "depressione" o tristezza post-parto(babyblues) si prolungano piú di 5 giorni...se non dormi, é normale! comunque anche io cerco di evitare le mammine, e di crescere il pargoletto giorno per giorno senza seguire regole o leggi, e quando mi parlano di "se fai cosí é meglio, se allatti, se mangi questo, se..." scappo! Saluti dalla Spagna - Selena

nonsisamai ha detto...

vale: grazie, lo spero tanto, ma la verita' e' che non mi sento per niente pronta. speriamo basti la buona volonta' oppure che, come dicono tutti, mi pervada una sorta di scienza infusa dopo la nascita! :))

gio: 'sorprendentemente saggia' non me lo aveva mai detto nessuno, evviva! :)

selena: hola! e benvenuta! anche a me sembra che il rapporto di coppia sia a rischio come non mai. dopo questa esperienza nulla sara' come prima, e' inutile nasconderselo. il terreno di quello che hai sempre visto come un edificio solidissimo a volte, sembra un po' scricchiolarti sotto i piedi. dicono sia normale, ma non aiuta molto dato che in questi casi pare che qualunque cosa sia normale. noi se ne parla tanto di questa cosa, e' l'unica cosa che ci aiuti. e prenderci in giro anche, e tanto, sulle nostre piccole e grandi paturnie. non smettere di ridere insieme.

cowdog ha detto...

a proposito delle mammine, ma io direi le fanatiche, proprio questa settimana ci pensavo. e mi pare che questa categoria sia piuttosto abbondante in italia, dato che ultimamente mi e' capitato qualche scambio in rete e diomenescampi. in germania, ma anche qui in svizzera, l'approccio generale mi pare molto piu' rilassato. il figlio diventa presto parte della normalita' (in italia mi pare si debba preservarlo dalla sporcizia, le allergie, le malattie, l'anticristo). tanto per dire, si introduce presto un'alimentazione normale, come il resto della famiglia. ma anche la gravidanza stessa e' vista come parte della vita, le madri continuano a studiare, a lavorare, a essere quel che sono. in italia mi pare che le madri si atteggino ad intoccabili.
per quanto riguarda il rapporto tra i genitori, e' vero: grandi scossoni. io mi dicevo che no no no a me non sarebbe capitato, ma e' inevitabile. l'equilibrio va a farsi friggere, perche' adesso c'e' un membro in piu', per lo piu' vulnerabile e bisognoso di tante cure. le priorita' si rovesciano, si va per tentativi per risolvere questo o quello e magari si litiga perche' non si e' d'accordo su come procedere. io credo che ci voglia tempo, tanto anzi, parecchio (soprattutto se uno dei due non e' mite o diplomatico). io ci sono ancora dentro.

Gio ha detto...

Ma allora sei ancora qui Cowdog?
Hai ragione su tutta la linea: qui è tutto 'normale'.
Vivo in una via 'a 30 km/h' e vedo bimbi alti 'così' girare da soli in bicicletta.
E' bellissimo.

nonsisamai ha detto...

cowdog: non sono tanto convinta stavolta. qui conosco praticamente solo stranieri di paesi e culture lontanissime fra loro e vedo un po' questo atteggiamento in tutte le madri, me compresa anche se cerco di evitare. credo sia la natura umana.
poi lavorare e studiare come se niente fosse sarebbe fantastico, potendo. non bisogna dimenticare che certo la gravidanza non e' una malattia, ma spessissimo si presenta come tale purtroppo. non e' nemmeno giusto mettere a rischio se stesse e il bambino per voler a tutti i costi fare tutto come prima.
una mia carissima amica in italia, e' incinta di soli 4 mesi e se ne va proprio ora in maternita' anticipata. nel suo lavoro usa tutti i giorni sostanze chimiche potenzialmente nocive, mi sembra giustissimo che la legge la protegga.

Moky in AZ ha detto...

Congratulazioni anzitutto. Hai ragione, si diventa tutte un po' saccenti nel momento in cui si diventa madri... fa parte del ruolo forse? L'importante e' riconoscerlo, almeno una volta ogni tanto, e cercare di darsi una ridimensionata.
E poi comunque quando diventi mamma i dubbi che ti assillano sono talmente tanti (perche' piange? Ma e' normale questo comportamento? etc etc) che avere qualche certezza anche da saccenti aiuta.
Allora congratulazioni per questo incredibile viaggio!

dancin' fool ha detto...

:) son contenta di leggere un post così da una "mammina" (nel senso di mamma).

perché vedo e sento quel che dici, ma in quanto non mamma, non mi sento autorizzata ad esprimere un'opinione al riguardo (per il terrore di essere sbranata dalle mammine) ;)

in bocca la lupo

cowdog ha detto...

no, vabbe' non parlavo di gravidanze a rischio. e forse non mi sono neanche spiegata: in germania si e' stra-stra-tutelate, molto di piu' che in altri paesi europei (la maternita' dura 13 mesi, se lo si vuole). probabilmente e' proprio per questo motivo che la maternita' diviene naturale: si e' supportate durante e dopo, quindi un figlio non e' visto come un progetto mastodontico che richiede grandi risorse, ma come parte della vita: studio, ho un figlio, mi specializzo, etc. e forse per questo mi pare che in generale ci sia un approccio meno protagonistico alla maternita'. insomma, puo' darsi che mi sbagli, ma io questo atteggiamento in germania non l'ho visto. puo' darsi che sia anche il contesto stesso che esacerbi certi atteggiamenti.

@gio sono qui, ma ancora per poco

MarKino ha detto...

diventare mamma deve generare molta apprensione, credo.
percui e` normale sentirsi deboli e cercare sicurezze.
credo.

nonsisamai ha detto...

moky: grazie! speriamo di averne qualcuna allora prima o poi! :)

dancin: si si ti sbranerebbero sicuro. le mammine amano farsi a pezzi fra di loro, ma se c'e' una non mammina si divertono ancora di piu', non so se hai presente le scene, ma di sicuro si... :(

cowdog: si, si capisco. il contesto conta, infatti qui e' proprio il contrario.
vedo in prima persona purtroppo che la gravidanza in fondo e' sempre a rischio. nel mio caso, per esempio, non lo sapevo. mi sentivo e mi sento ancora benissimo, grazie al cielo non ho fatto grandi sforzi anche perche' ho dei colleghi comprensivissimi, pero' se avessi fatto qualcosa di piu' la mia situazione potrebbe essere molto peggiore ora.
insomma, io penso come te che si e' una cosa naturale ecc., ma anche che siamo davvero in un momento particolare e delicato, non si tratta di protagonismo, ma di tutelarsi.

cowdog ha detto...

e allora riguardati, mi raccomando :)
baci :-*

nonsisamai ha detto...

grazie cara, ci provo...

antonella ha detto...

scusa il ritardo con cui commento i tuoi posts!
spero questo video (Daddy's on childcare duty while mummy gets the ice creams) ti faccia sorridere ma... mi raccomando... non lo far vedere alle 'mammine'!!!
http://www.youtube.com/watch?v=EOfy5LDpEHo

nonsisamai ha detto...

antonella: fantastico, ha riso anche mr. j :))

Rabb-it ha detto...

Sarò strana io.

Ma le persone che credono di avere la verità in tasca sono sempre le stesse, prima senza figli erano certe che fossero l'ombelico del mondo, con i figli piazzano loro sull'ombelico e stop... trasfert?

Così come quelle che non lo fanno, erano le stesse che prima non lo facevano di loro stesse.

Non è il diventare mamme che le fa diventante petulanti ed aggressive, lo erano anche prima solo che non dovevano difendere il loro piccolo da questo mondo brutto e cattivo e quindi eran più diplomatiche.


Forse.

Elisen ha detto...

veramente autentico e buffo questo post!
ma perché quest nomignoli tipo:mammina o maestrina ci sono solo per le donne??