venerdì 26 giugno 2009

come guadagnare di piu'

Dice un mio amico che il motivo per cui le donne in genere guadagnano meno degli uomini e' che hanno paura o vergogna di parlare di soldi e spesso non ci provano nemmeno a chiedere un aumento. Se questa cosa fosse vera, la sottoscritta non farebbe eccezione. Odio parlare di soldi, e' piu' forte di me, e' una cosa che mi mette in imbarazzo e spero sempre che non ce ne sia bisogno, che ci si capisca telepaticamente, qualunque cosa. Pero' questa spavalderia del mio amico mi ha irritato e non mi andava di dargliela vinta. Il fatto e' che quando ho ricevuto il mio contratto, sono stata relativamente contenta. Insomma si', non e' il lavoro che mi fara' diventare ricca, ma e' il lavoro che voglio fare adesso, e per me questo vale tantissimo. E poi lavorero' meno e guadagnero' magari non tanto, ma di piu', e' un miglioramento bello e buono. Per conto mio avrei firmato anche subito. Avrei firmato anche ad occhi chiusi e mille grazie. Pero' dice questo mio amico che non si fa e che bisogna darsi un tono. Confident but not arrogant mi ha ripetuto prima del colloquio fino allo sfinimento. Cosi' alla fine dopo il paio di giorni necessari per pensarci o dare l'impressione che ci stavo pensando, ho deciso di dimostrare a me stessa e al mio amico che ce la potevo fare, che non c'e' niente di male a parlare di soldi e che in quanto donna non ho nessuno stupido tabu' a riguardo. Allora ho ringraziato il datore di lavoro per l'opportunita' e ho fatto una piccola allusione al salario in calce. La risposta e' stata lapidaria quanto sarcastica: The salary is not negotiable unless you want less!
Con tanto di punto esclamativo! C'era dell'ironia, lo so, e altrettanto ironica e' stata la risposta, ma questo tipo di gioco e' troppo sottile per me, odio e continuero' a odiare parlare di soldi.
Fatto sta che l'altro ieri [come ennesimo regalo di compleanno, neanche a farlo apposta, ve l'ho detto che sono fortunata in questo periodo], la direttrice mi manda l'orario delle lezioni e io scopro che, alle stesse identiche condizioni, dovro' lavorare non cinque giorni, ma solo tre. Non potevo credere ai miei occhi, l'ho riletto cinque volte. La proposta era di lavorare cinque giorni e io avevo chiesto magari di cercare di arrivare a quattro per dare qualche lezione privata e tagliare un po' le spese, ma la settimana di tre giorni era fuori da ogni discussione. Per di piu' i giorni liberi sarebbero il lunedi e il venerdi. Quasi mi vergogno! Se me lo fossi fatto da sola quell'orario, non avrei mai avuto il coraggio di concedermi tanto. Dopo aver letto, quindi, mi sono sentita doppiamente in imbarazzo per aver chiesto piu' soldi, ma sapete che c'e'? Probabilmente e' per questo che ho ottenuto tanto. Probabilmente io ho tanto bisogno di questo lavoro, ma anche loro hanno bisogno di me a questo punto. Un dettaglio che non avevo proprio considerato [vedere sempre alla voce autoboicottaggio]. E invece a volte giocando bene le proprie carte...

Ricapitolando, i due mantra per guadagnare di piu' sono:

1-
Confident but not arrogant, sicuro ma non arrogante

2- It never hurts to ask , chiedere non fa mai male


(Ah si, l'amico era Mr. Johnson, odio quando fa l'uomo di mondo)

21 commenti:

dilaudid ha detto...

lo strumento che determina il valore di un dipendente è lo stipendio, trattare per sperare di valere di più fa male. la relazione esistenza lavoro guadagno non la si può cambiare ma certo fa male.
tu sei fortunella, lavorerai meno, una grande conquista

Sick Girl ha detto...

come ti capisco. Solo l'ultima volta che ho cambiato lavoro ho trattato sul salario proposto, ma solo perchè per un misunderstanding era inferiore a quello che percepivo nella precedente ditta e va bene che volevo a tutti costi cambiare, ma farlo in perdita non mi andava.
Il problema è che quando si parla di soldi in ambito di lavoro ti fanno sentire come fossi un ladro di galline.

Alice ha detto...

Che bello! Sei una fortunella...

Un altro uomo di mondo a me ha sempre detto invece "Si può essere molto utili, ma MAI indispensabili".

Anche io odio parlare di soldi. Spero sempre nell'onestà delle persone, sbagliando.

manukag ha detto...

Cioé...
Io non ho parole!!!
Tre giorni???
Giorni liberi il lunedi e il venerdi???
Mio dio... io ho sbagliato tutto nella vita...
(ehm, non farci caso.. é tutta invidia purtroppo... tutto quel tempo a disposizione me lo sogno di notte...)

comunque si', anche io odio parlare di soldi, soprattutto quando si tratta di chiedere...

giardigno65 ha detto...

urca che jella, ma che bella lezione !

un post veramente ganzo ! (pure educativo)

Studierò i due mantra, grazie

Verde ha detto...

in qsto momento ti invidio tantissimo. Ma sono sicura che ti meriti tutto ;-)

Fabrizio Cariani ha detto...

anche a me non piace, ma, come tu sottolinei, uno degli aspetti fondamentali delle negoziazioni e' proprio che, se non sono in grado di darti di piu', cercheranno di accontentarti in qualche altro modo.

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Quindi lavori di meno percependo lo stesso stipendio? Non é che lavorando meno si abbassa? Chiedo eh....

Se così non é beh hanno davvero trovato il modo per lasciarti lo spazio necessario per gestirti al meglio al di fuori del lavoro e quindi per per es. dare lezioni private, ecc...

Ciao
Daniele

nonsisamai ha detto...

dilaudid: ti ho scritto un commento talmente lungo che magari diventera' un post (o un romanzo si'...), comunque per me e' una grande conquista poter lavorare meno, assolutamente.

ginevra: quando in realta' non lo siamo, voglio dire, anche loro hanno bisogno di noi, ma non ci peniamo mai al loror punto di vista.

ali: in questo caso sono stati onesti, anche piu' del necessario, pero' conoscendo queste persone da due anni oramai lo speravo proprio che non mi deludessero....

nonsisamai ha detto...

manukag e verde: lo so, lo so, la persona piu' invidiosa di tutte ce l'ho in casa! :))

gardigno: :)

fabrizio: ma io non lo sapevo questo! pensavo che se chiedo soldi mi offri soldi, invece e' molto piu' sottile...e' andata bene perche' alla fine sono comunque soldi, non so se si capisce :)

daniele verzetti: bentornato!
eh gia', e' proprio quello che ho intenzione di fare...

collectif RAPA ha detto...

:) Ebbrava nonsi!
Ecco, io invece non son proprio capace. E sebbene pure qui "certi amici" insistano e mi assillino ammè il tabù del "nun si contratta lo stipendio" rimane da quando avevo 17 anni.

Alice ammiratrice

nonsisamai ha detto...

ti capisco!! io ci sono riuscita solo perche' la parte importante si e' svolta via mail, cosi' non si vedeva lo stress tremendo....

tanaka ha detto...

Quello del chiedere soldi è sempre stato un tabù anche per me. Ho dovuto mio malgrado imparare, perché nel mio caso i ritardi sui pagamenti sono all'ordine del giorno e se non mando io dei promemoria rischio di non veder soldi per mesi. Via mail ormai ci riesco senza troppi patemi, ma mi sembra ancora di chiedere l'elemosina quando invece si tratta di un mio sacrosanto diritto. A voce invece cerco sempre di evitarlo e quando mi capita sto male prima, sto male durante e sto male dopo. E mi chiedo ogni volta perché mi devo vergognare io a chiedere, quando a vergognarsi dovrebbe essere chi non paga...

nonsisamai ha detto...

l'ultima frase e' sacrosanta.
comunque questa storia mi ha insegnato una cosa: a mettermi anche un po' nei panni dell'altra persona, cercare di capire come sta ragionando e agire di conseguenza, come una partita. anche se poi tra il dire e il fare...vabe' stavolta e' andata bene e speriamo di non dover fare altre trattative tanto presto, che non e' per niente divertente!

Baol ha detto...

Uff...sembra sempre che latito ma io ci sono...

Un abbraccio

elena ha detto...

(beh, non è proprio un mantra, "chiedi e ti sarà dato", girando un po' la frase, è proprio Vangelo..)
;))

Anonimo ha detto...

Se, chiedendo piu' soldi, il datore di lavoro si offende o come dice uno dei vostri commenti, vi fa sentire come un ladro, e' arrivato il momento di cercare un altro lavoro. Questo comportamento vi fa capire che tipo di capo sara', IMHO.

-Mr. Johnson

nonsisamai ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
NotreAnne ha detto...

grande mr Johnson. Effettivamente anche per me è funzionato cosi, che a mia richiesta i soldi erano abbastanza fissi ma sono aumentati un po' di benfit (rimborsi spese, tempo) che alla fine soldi sono. Bisogna abituarsi a farsi riconoscere il proprio valore, eccome.

Lajules ha detto...

Sto scrivendo degli articoli per un libro di testo di sociologia, e ho avuto conferma scientifica che le donne non solo ricevono meno soldi, ma anche meno considerazione a parità di impegno e responsabilità degli uomini. Per non parlare delle mamme: per qualche motivo, una donna con figli viene considerata meno affidabile di un uomo con figli, che invece é considerato il massimo della virtù.

Sono sicura che, culturalmente, le donne sono abituate a ricevere meno e quindi chiedono meno, ma la loro responsabilità in questa ingiustizia é veramente minima.

Detto questo, complimenti per la vittoria sul lavoro e per essertela meritata!

nonsisamai ha detto...

lajules: grazie per il commento 'tecnico'. molto interessante il tuo lavoro, facci sapere dove possiamo leggere i tuoi articoli. a presto!