lunedì 8 giugno 2009

di una perfezione dissonante

In questi giorni, sono un po' per aria. Sono successe tantissime cose tutte insieme e ora ho un sacco di tempo libero, e' strano. E' successa prima una cosa molto bella e poi una molto brutta. Ero felicissima per la buona notizia ricevuta, per la fine della scuola e per il viaggio che stavo per fare. E ho anche pensato che finalmente le cose stessero ricominciando a girare per il verso giusto e invece niente, nemmeno questa volta. C'e' sempre questo stesso problema in diverse forme che mi perseguita e non ne vuole proprio sapere di lasciarmi in pace. Un problema con una bella voce, almeno, non c'e' che dire. Pero', non so come, sono riuscita a riprendermi anche questa volta, a partire triste e a rimanere poi sorpresa e entusiasta da tutto quello che ho trovato. Alla fine sto bene, sto proprio bene. Ci ho pensato a questa cosa e credo sia perche' mi sento che si', ho un bel peso da portarmi in giro (come tutti probabilmente, no?) pero' ora sono abbastanza calma e so di avere dei buoni strumenti per gestirlo. L'unico problema, un dettaglio praticamente, e' che a un certo punto, non dipende piu' da te. Insomma si', puoi fare tutto quello che ti pare, ma certe cose sono completamente fuori dal tuo controllo. Vedremo un po' cosa succedera'. Intanto sto elaborando una mia filosofia che a Socrate e a Platone gli fa un baffo.
Comunque il viaggio e' stato un vortice velocissimo di mille scoperte (voglio raccontarvi tante cose pian piano) e ora e' complicato riabituarsi a essere di nuovo qui. Il Messico e gli Stati Uniti sono due paesi vicinissimi, ma non potrebbero essere piu' diversi per quello che ho visto. Laggiu' c'e' caos, colore, rumore qui in confronto (almeno a Dallas), e' tutto perfetto. Di una perfezione che in questo momento trovo leggermente dissonante. Questi prati perfetti, questi fiorellini, questi alberelli, le casette, i parcheggi giganteschi, la gente che ti sorride sempre, qui e' tutto facile e perfetto. E anche un po' noioso ora come ora.
La cosa positiva pero' e' che dopo ogni viaggio il cielo texano ritorna immenso come all'inizio. E si ricomincia.

4 commenti:

Verde ha detto...

la tua calma, e aver imparato a gestire le cose che succedono sono segno di una grande forza. complimenti! e un pò di foto del viaggio quando le metti???

nonsisamai ha detto...

ce n'e' una dall'altra parte ;)

nonsisamai ha detto...

per chi non lo sapesse

http://nonsisamaifoto.blogspot.com/

fabio r. ha detto...

ricordo una bella frase da Puerto Escondido di Salvatores, quando Valeria Golino descivendo la differenza tra USA e Messico dice . più o meno - "Il Messico è la pattumiera degli Usa, le cose, le idee, gli oggetti che non servono più di là, li buttano qui.."

per il resto in bocca al lupo come sempre