sabato 25 aprile 2009

altre liberazioni

Dipingevo l'altro giorno, tutto era tranquillissimo. A un certo punto ho avuto un brutto pensiero, un ricordo vividissimo venuto fuori dal nulla. Dopo qualche minuto mi sono resa conto che facevo un po' fatica a respirare. Sentivo qualcosa nel petto che mi impediva di prendere fiato a pieni polmoni. E' passato nel giro di pochi minuti, credo. Niente di che' in fondo, pero' non mi e' piaciuto. Non mi e' piaciuto credere di avere tutto sotto controllo, di essere tranquilla e poi scoprirmi cosi' improvvisamente in balia dei miei ricordi e delle mie paure. Ho fatto di tutto per dimenticarmene, ma fra un paio di settimane dovrei avere una visita di controllo fissata mesi fa con il medico che mi ha operato. Ci ha pensato quella zelante vocina dentro a ricordarmene. Ogni volta che sono entrata in quello studio ho ricevuto una brutta notizia, solo l'idea di doverci tornare, mi mette i brividi. Piu' o meno un anno fa mi crollava addosso il mondo e per quanto mi ostini a non pensarci la memoria di quei giorni neri trova sempre un modo o un altro per tornare a galla. Ci sono davvero tante ricorrenze in questo periodo, tutto mi ricorda quello che mi sto sforzando di dimenticare. In questo anno, e' successo un po' di tutto. E la cosa piu' paradossale in un certo senso, e' che dal momento peggiore, il giorno piu' nefasto, le cose non hanno fatto altro che peggiorare. Intendo dire che le cose in se' sono peggiorate, ma io sono stata sempre meglio. Le sorprese della vita. Deve essere proprio vero che dipende tutto da noi, da quanta forza abbiamo, da quanta importanza decidiamo di dare alle cose, da come ce la raccontiamo su. L'anno scorso, non volevo piu' ridere, non volevo piu' fare nient'altro che sedermi in giardino con i miei cani e guardare il cielo di sera. Respirare, provavo piacere soprattutto a respirare, profondamente. In questo periodo e' cosi' bello stare fuori, e quella era l'unica cosa che riusciva a darmi un attimo di tregua. Nessuno mi capiva, nessuno nessuno, e forse nemmeno oggi perche' per quanto uno ti possa essere vicino alla fine sei sempre tu e solo tu di fronte alle tue cose. Eppure, non so bene come, mi sono rialzata. E per quanto fragile, come tutti del resto, mi sento mille volte piu' forte di prima. Mi sembra che il dolore, quando ti capitano certe cose nella vita, sia una sorta di percorso obbligato. Bisogna avere tanta pazienza e cercare di gestirlo, non c'e' nulla da fare veramente. Ci si deve passare da li', fa parte della vita. Sento di non essere piu' la stessa persona, l'ho sentito fin da subito, e non necessariamente una migliore, ma questo lo si vedra' poi con calma.
Non so nemmeno perche' sto scrivendo tutto questo, forse e' che mi sento insensatamente a casa qui.
Forse e' che e' il giorno della liberazione e questa volta me lo vivo cosi'.

13 commenti:

NotreAnne ha detto...

un abbraccio mi pare il modo migliore per commentare.. buona liberazione

Alice ha detto...

In momenti come questo io non ho parole che possano esserti di conforto, ma ti consiglio di leggere questo libro.

http://www.ibs.it/code/9788807490682/jodorowsky-alejandro/cabaret-mistico.html

Anonimo ha detto...

Be', quando scrivi sul tuo blog entri in una stanza della casa tua interiore. L'hai ampliata con questa bella veranda luminosa dove vai a tirare fuori tante cose di te e ti metti a guardarle, a contemplarle insieme a noi che ti leggiamo. E le cose che contieni, quando riesci a metterle davanti al tuo sguardo, ti fanno meno paura di quando volano impazzite nei recessi più bui dentro di te. Mi piace l'acume col quale le afferri, e anche il tuo coraggio!
Buon 25 Aprile
roberto

MiKo ha detto...

Mi sento sempre inadeguato a commentare quando trovo questi post. Mi sento piccolo piccolo.
Un abbraccio e buon 25 Aprile. Ma anche buon 26 Aprile, buon 27, buon 28 e tutti i giorni a seguire.

MarKino ha detto...

che bella cosa che hai detto.

btw: hai visto "eternal sunshine of the spotless mind"? secondo me il senso del film è più o meno quello del tuo post.

sancla ha detto...

Abbraccio, solo quello

cowdog ha detto...

ancora una volta vorrei dirti qualcosa.
ma hai già detto, sentito e respirato tutto tu.
il resto è vita da vivere.

Anonimo ha detto...

già un anno! un bacio affettuoso, janetframe

MaEstro-Buitre ha detto...

Pensieri inconsci e il corpo si comporta in modo strano... Bene a tenersi controllati, ma questa volta è tutta colpa della mente (di nome e di fatto) vedrai...

Mitì ha detto...

Sì, questa è davvero casa. Un bacio, tesoramia!

Elisen ha detto...

e che liberazione sia...anche dai brutti ricordi che fanno mancare il fiato.sono con te..

peppermind ha detto...

Che bella introspezione...

Vero che si cambia in sofferenza, e non si sa si è migliori o peggiori.
Aggiungo che però si è contenti, magari amaramente, ma contenti, anche se si è peggiori.

Silvia - Magnolia Wedding Planner ha detto...

se mai la liberazione ha avuto un senso nel giorno del 25 aprile..credo che il tuo senso sia uno di quelli che sento più vicini...forse per tante cose che ancora ci assillano in comune
bacione tesoro e buona vita
Silvia