lunedì 7 gennaio 2008

corrispondenze

Partii per Firenze con la mia migliore amica molti anni fa e per noi in quel momento Milano-Firenze era un lungo viaggio, lo progettammo a lungo prima di partire. Ricordo quei giorni molto bene, eravamo talmente felici fra noi, con tutti i nostri discorsi e i nostri piccoli segreti, che non facemmo molto caso agli altri. L'ultima sera, però in ostello ci imbattemmo in G. Io trovai che in quella stanza, in quel momento fosse l'unica persona che brillava. Anche dopo, in realtà non è che ne abbia incontrate moltissime di queste persone. Cominciò a raccontarci una storia e noi lo seguimmo appena fuori sui gradini di Santa Maria del Carmine. Era gennaio, credo, ricordo il freddo di quei giorni, ma rimanemmo lì sedute ad ascoltarlo più o meno fino a mezzanotte, quando fummo costretti a rientrare a causa della chiusura dell'ostello. Non sapevo nulla di lui, ma volevo delle altre storie, assolutamente. Sospettavo che scrivesse e volevo che scrivesse a me. Cosi' gli diedi il mio indirizzo e gli dissi di scrivermi. Lui non mi diede una risposta, ma dopo un po' arrivo' la prima lettera di G. C'erano già le email, non è passato poi così tanto tempo in fondo, ma noi volevamo ancora scrivere, a mano spesso con colori diversi e magari essere liberi di fare anche dei disegni. Ho sempre scritto moltissime lettere, ma quella con G. è stata la corrispondenza più bella senza dubbio. Vedevamo questa cosa in maniera identica. C'era una frenesia inspiegabile sia nel leggere che nello scrivere e per non parlare dell'attesa poi. Puntualmente ci toccava pagare una soprattassa sul francobollo regolare perchè superavamo il peso consentito. Scrivevamo su qualunque cosa: volantini, biglietti dei concerti, tovaglioli, sottobicchieri.
All'epoca pensavamo che non ci saremmo mai più rivisti e con il passare dei mesi avevo praticamente dimenticato il suo viso. Poi d'estate, mentre andavo come sempre in Salento, il mio treno non ricordo più per quale motivo, un guasto o uno sciopero, si fermò proprio nella sua città. Così, senza pensarci troppo, più che altro per noia, decisi di telefonargli. Poi...non importa, è una storia troppo lunga.

E' che l'altra notte quando mi si è abbassata la febbre, non riuscendo a dormire, ho cominciato a rovistare fra le vecchie lettere in soffitta e mi sono persa di nuovo in questa storia a cui non pensavo da anni. Fortunatamente ho conservato sia le sue lettere che le mie risposte ed è stato interessante immergersi nella lettura. E' raro trovare una corrispondenza non solo di lettere, ma soprattutto di emozioni come quella. Rileggendo tutto a distanza di tempo sembra proprio che stessimo vivendo vite parallele. E infatti, il nostro avvicinamento fu del tutto breve e accidentale. Ognuno dopo fu capace di tornare alla propria vita senza malinconia e senza più pensare alle parole scritte o a quelle dette. Mi chiedo dove sia, cosa stia facendo, se ha ancora quella foresta di ricci, la barba e gli occhialetti tondi, i pantaloni stretti e la Leica del '74 con la tendina rotta sempre appesa al collo.
Ma non lo voglio sapere veramente.

28 commenti:

Emanuele Cauda ha detto...

Nonsi....sono onorato di avere il primo commento sul tuo post. Quelle tensioni, quelle attese, gioie nel leggere e sensazioni nello scrivere. Penso che ci siamo formati a viverle allora quelle cose....poi le situazioni evolvono, gli intricati nodi della rete umana e della vita ci portano diversamente lontani....ma ritrovarle e' un bel tuffo nel passato.
Buona giornata di convalescenza.

nonsisamai ha detto...

è un bel tuffo solo quando è stato bello il passato, non so se si capisce...buona giornata a te

MiKo ha detto...

Ma il ricordo rende sempre il passato migliore. E il tuffo è sempre un tuffo, un brivido, una vertigine...
Non avevo avuto il coraggio di iniziare i commenti senza avere qualcosa da dire all'altezza del post :). Complimenti come al solito.
PS Ci sono un paio di passati remoti un po' azzardati ;)

Anonimo ha detto...

è per questo che non si butta mai via niente..
ci sono momenti belli da ricordare nella carta impolverata degli anni..
:)

nonsisamai ha detto...

miko: GRAZIE AL CIELO sono ripassata di qui prima di uscire!! più che altro grazie a te di avermi avvertito! ecco a cosa serve il liceo classico :))
non so come sia potuto succedere, magari sto usando un po' troppe lingue contemporaneamente, ma se dovesse risuccedere, ti prego di farmelo notare ancora. grazie ancora!

gap: gli altri a volte pensano che il non buttare via delle lettere riguardi il legame con la persona a cui le hai scritte, ma in realtà la maggior parte delle volte lo si fa per conservare un legame ben più importante, quello con noi stessi. lo si fa per rivedersi, per comprendersi meglio.

Anonimo ha detto...

Io ho un cugino che si chiama così ed è alto, moro, bellissimo e vive in Puglia. Aveva la Laica anche lui. Ora ha 40 anni. Ma non ti dico niente perchè non vuoi sapere....
Katika

Anonimo ha detto...

nina

i passati remoti azzardati fanno sempre molta allegria!! e viva il liceo classico e i dubbi a volte atroci (anch'io arrivo da lì e a volte lo sogno pure ;) )

Anonimo ha detto...

anche io ho avuto una corrispondenza bellissima, di anni, con un Giampiero... adesso è morto e non riesco ancora a crederci...
www.cochina63.splinder.com

enzorasi ha detto...

Comprendo bene il valore di una storia come questa: ha una doppia valenza, affettiva e educativa. Perchè, vedi , io son convinto che lo scrivere e il leggere rappresentano momenti alti del nostro essere umani,e non c'è nulla di più intrigante che aspettare una lettera e poi leggerla e rileggerla varie volte e scoprirne tutti gli umori, tutti i segreti. Lo spirito di ciò che si scrive vive per sempre affidato ad un segno sulla carta, ti obbliga a dignità, riflessione e resposabilità: quando dici ti amo o addio, quando parli di amicizia o desiderio, di sogni o sconfitte, se lo scrivi pesa di più sulla bilancia della vita.
Ciao e a rileggerti

Lara ha detto...

Ciao Non Si Sa Mai, molto bello il tuo post, come sempre.

Dopo l'ultimo commento di enzorasi (splendido)mi sembra di non aver più nulla da aggiungere.

No, in effetti una cosa: perché è diventato così difficoltoso postare qui da te?
Hai preso misure di sicurezza, o il mio blog è diventato bizzoso?

Ciao, un abbraccio.

Anonimo ha detto...

"Per un istante le nostre vite si sono incontrate, le nostre anime si sono sfiorate" dice Oscar Wilde dai baci perugina.. sono ricordi indelebili, persone che ci accompagnano in una parte del viaggio e che rimarranno sempre dentro di noi.

amoilmare

pensierorosa ha detto...

che bella storia...

ti capisco quando dici che non vuoi sapere veramente come sia adesso!!

nonsisamai ha detto...

katika: la descrizione coincideva, ma è troppo vecchio, non è lui ;)

nina: oddio i sogni del liceo...li faccio sempre nei periodi più stressanti ovviamente :)

cochina: già, forse è davvero meglio non sapere...

enzorasi: bellissimo commento, complimenti.

damaverde: ho il blog bizzoso?? aiuto, sei la seconda persona che me lo dice, spero non sia qualche virus...io non me ne intendo proprio...grazie e a presto!

amo il mare: è vero...

pensierorosa: bella, si, proprio perchè è stata sempre intensa, non si è spenta, è solo finita al momento giusto.

Anonimo ha detto...

un ricordo bellissimo (e trovo il finale del post una meraviglia della sintesi sulle sensazioni)

nonsisamai ha detto...

simple: grazie cara...

Anonimo ha detto...

Sei già tornata? Perchè ho letto solo ora il post dove chiedevi "musica italiana" da portare in Texas e volevo consigliarti un pò di bella roba...che comunque penso potrai tranquillamente procurarti sul web se tu fossi già rientrata in suolo americano...Bandabardò, Folkabbestia e Daniele Silvestri sono la mia tripletta...meritano tutti e tre...Baci e Buon rientro!

www.elly77.splinder.com

Marco Inzitari ha detto...

Dopo un post così bello e tanti commenti...una "bischerata", come diciamo qui: solo a Firenze poteva cominciare!!! (:)).

Certo che queste intensità sono la vita vera, quella vissuta...e la carta, ma per me anche la pagina elettronica, ormai, ne sono parte. Un'altra cosa mi ha colpito: spesso è il viaggio che accende queste scintille; nel viaggio, nostro o degli altri verso di noi, si fanno le esperienze più profonde. Chissà come mai, sarà l'uscita dal quotidiano che invece ci ingabbiava, o l'indole del viaggiatore è già incline per suo conto?

Baol ha detto...

Ciao amica mia, scusami se ho latitato un po' in questi giorni; come ho scritto altrove, mi affogavo in me stesso fino a quando non mi sono ricordato di saper nuotare :)
Il tuo post è bellissimo e profuma di ricordi; tempo fa scrivevo tante lettere, ho una cara amica romana con cui ci siamo scambiati lettere per anni e capisco il bello di divorare la lettera e la frenesia dell'attesa. Come direbbe la volpe de "il piccolo principe" eravamo addomesticati. Poi con gli anni le cose sono cambiate e le lettere diminuite, per fortuna non l'amicizia che è sempre grande (anche perchè gli ho fatto conoscere suo marito...qualcosa me lo deve no? :P).
Leggo anche con piacere, in questo post, che eri una frequentatrice del Salento, peccato tu non lo sia più, sarebbe stata una bella occasione di incontrasi.
Ciao :)

tracina ha detto...

non so che darei per poter rileggere tutte le lettere che ho scritto :)

nonsisamai ha detto...

elly: sono ancora qui!grazie molte e a presto...

marcoinz: chi si rivede! :)
interessante questa tua riflessione sul viaggio. alla domanda finale che poni non saprei rispondere però anch'io lo prendo come un dato di fatto che tante volte è proprio il viaggio che accende determinate situazioni e atmosfere.
non a caso uno dei miei film 'culto' è "before sunrise" in cui per tutto il tempo succede solo una cosa: due persone si incontrano per caso su su treno e parlano...

baol: ma io ci tornerò appena possibile in salento, 'mi tierra'! :)

tracina: infatti mi meraviglio di me: è stata davvero un'idea geniale fotocopiarle! ma l'ho fatto solo con queste, quindi probabilmente già all'epoca mi ero resa conto che contenevano qualcosa che mi avrebbe potuto aiutare anche in futuro...

Aelys ha detto...

Ma... ma... e ci lasci così?! E la fine della storia?!? :)
Avevo anch'io una corrispondenza così con una persona lontana, uno di quei legami spirituali per cui basta una sola parola, un colore, una nota, per far capire all'altro cosa provi in quel momento. Purtroppo so anche che fine abbia fatto e dove sia adesso: quanto sarebbe stato meglio averlo perso di vista quando il legame era ancora magico!

nonsisamai ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
MiKo ha detto...

Ho cattive, per quanto molto poco sicure, notizie: ieri per la prima volta mi sono collegato al tuo blog usando Windows e il mio pignolissimo firewall è entrato in fibrillazione. Potrebbe essere irrilevante, visto che stavo facendo anche molte altre cose allo stesso tempo, comunque appena ho tempo cercherò di approfondire.

nonsisamai ha detto...

miko:ma cosa vuol dire?? non è visibile? aiuto...

desaparecida ha detto...

Che bello il modo in cui hai raccontato di voi...
Ho 1 amico a cui sono legatissima da anni,anni di milioni di lettere,..ora ogni tanto qlche mail...ma preferisco sentirlo x telefono che usare la mail...nn so spiegarti,con lui, il cui legame cartaceo è sempre stato fortissimo...nn posso accontentarmi di premere dei tasti...
ti abbraccio

nonsisamai ha detto...

desaparecida: credo di capire... a presto...

MiKo ha detto...

@nonsi
No, no: è visibilissimo, ma a giudicare dai sintomi il computer ha provato a connettersi a qualche sito esterno. Ripeto: non sono affatto sicuro che dipenda dal tuo blog, appena posso indago.

nonsisamai ha detto...

miko: sono preoccupata, una lettrice molto gentile mi ha appena mandato una mail dicendomi che pensa che il mio blog abbia un virus o qualcosa che non va, ma io non so, io non vedo nulla di strano e non me ne intendo, non so proprio cosa stia succedendo...