giovedì 16 agosto 2007

l'arte del pettegolezzo nei due continenti

Provo una certa tenerezza per quelli che dicono "Che liberta' all'estero! Ognuno puo' andare in giro come gli pare senza essere fissato dai passanti come in Italia". Cioe'. Fino a poco tempo fa un po' lo pensavo anch'io, poi pero' mi sono accorta che non e' proprio cosi'. Anche all'estero la gente ci fa caso a come sei vestito e a tutto, l'unica differenza e' che non te lo fa notare. Mai. Anzi. Vivendo qui, da oramai quasi un anno, ho modo di constatare che nemmeno questo e' tanto vero.
Vai a fare una passeggiata al parco, ad esempio, o in palestra o al supermercato e' uguale, e dopo un po' vedi anche qui piu' o meno sempre le stesse faccie. Pian piano si scambia due parole, poi si fa magari anche amicizia. E li' ci si accorge che davvero la gente e' uguale dappertutto.
Non gli sfugge una virgola.
Ma come sei dimagrita! Ma stai facendo una dieta? Ma che esercizi fai? Mi piacciono i tuoi capelli cosi'! Che bella camicietta! Ma allora la casa, trovata? Anna ti fa da agente? Lei non porta il suo cane perche'
una volta ha azzannato uno che correva... E dov'e' la casa? Congratulazioni! E il trasloco? Emozionati? Ecc.
Insomma, non c'e' niente di male, credo. Osservo solo che la curiosita' e l'osservazione degli altri sono comportamenti umani e fanno parte di tutti, non solo degli italiani.
L'unica lieve differenza forse e' il livello di curiosita'.
In Italia, oltre alle domande di cui sopra, magari a volte l'impressione e' piu' tipo:
Ma allora la casa, trovata? Quanto costa al metro quadro? Si pero' e' di legno...?
Poi una domanda che e' un classico, dopo ci si puo' aspettare di tutto: Posso farti una domanda un po' indiscreta?
E via di seguito:
Ma quanto guadagna tuo marito? E il mutuo? Quanto e' la rata? Quanto pagate di tasse? Ecc.

30 commenti:

Anonimo ha detto...

tutto il mondo è paese...

Anonimo ha detto...

trovo gli italiani parecchio maleducati, invadenti.
E' l'invadenza che fa la differenza.

Anonimo ha detto...

Quoto alicesu. Un po' meno di invadenza non ci farebbe male.

Anonimo ha detto...

L'arte del pettegolezzo. il confine tra invadenza e interesse è davvero davvero labile

fragile093 ha detto...

Concordo con gli altri. Guardare e confrontare e' umano e lo si fa dovunque, e' uno dei tanti modi in cui il cervello computa i dati che riceve. La differenza sta nell'invadenza delle domande e nella qualita' dei guidizi che si traggono dalle apparenze. Tutte le persone che ho incontrato negli States finora si sono dimostrate estremamente riservate e poco "malelingue", mentre dell'Italia non posso dire lo stesso... Chi lo sa pero' cosa dicono dietro alle spalle, o una volta a casa loro. Forse gli italiani sono semplicemente piu' diretti, e badano meno al fatto che all'apparenza si debba sempre essere politically correct?

Secondo me poi non e' tanto il livello di curiosita' ad essere diverso, ma gli argomenti di conversazione considerati socialmente accettabili. In Italia certe cose sono di dominio pubblico, e un po' ci si confronta in base al principio di "mal comune, mezzo gaudio" (vedi questioni economiche, ma anche religione e politica). Qui in genere quegli aspetti vengono considerati tabu'. Poi pero', almeno qui nel sud, certo non si trattengono dal chiedere "Sposati? E a quando un bebe'?". =\

nonsisamai ha detto...

janetframe: bentornata!

alicesu e signor ponza: si pero' sopprattutto se ci si conosce. non e' che lo fanno la prima volta che ti vedono, e' quasi un segno di amicizia :)

ossimorosa: quando sono arrivata qui mi mancava che nessuno mi chiedesse nulla, pero' in effetti anche il contrario a volte...

nonsisamai ha detto...

fragile: questione spinosa...come sempre non e' che si possa fare di tutta l'erba un fascio...
sulle conversazioni ti do ragione: il principio e' se devi dire una cosa poco carina, non dire nulla. Anche in famiglia: non si parla mai male degli altri. poi pero' tutti hanno una loro opinione. intuibile.

Anonimo ha detto...

credo che il principale difetto nostro sia l'invidia. io tra l'altro sono il generale dell'armata degli invidiosi, ma tant'è.

nonsisamai ha detto...

wildhoney: invidia o ammirazione, anche li' il confine e' piuttosto labile...

giuy ha detto...

scusa, ma ti è arrivata la bolletta della luce? e l'ici? e quanto ti è arrivato da pagare?

nonsisamai ha detto...

giuy: vedo che ho reso l'idea... :)

Mimmo ha detto...

a volte viaggiare serve.
...non siamo così male poi, in fondo, noi italiani.
forse un tantino-ino invadenti e impiccioni! ;)

ciao! interessante il tuo blog...un italiana alla scoperta dell'America che racconta e a volte distrugge i soliti luoghi comuni! ;)

nonsisamai ha detto...

mimmo: era un'osservazione assolutamente benevola da italiana, comunque... benvenuto!

tizi ha detto...

Invadenza e malizia...micidiali insieme...Cmq concordo con janetrame : tutto il mondo e`paese e a volte anche molto piccolo e si sa`, piu`il paese e` piccolo , piu` la gente mormora.
Spero tu abbia trascorso un buon ferragosto! a PRESTO.

Anonimo ha detto...

tizi: si, alla fine volevo dire solo che cambia lo stile: quello straniero mi sembra piu' rispettoso, ma anche molto piu' ipocrita, il nostro si', forse 'invadente' e' la parola giusta per descriverlo. alla prossima!

Anonimo ha detto...

ma du spaghi de cazzi sua, no eh?

nonsisamai ha detto...

trippy: cioe': why don't you eat your own spaghetti? :)

rob ha detto...

Poi le notizie sul mutuo di questi tempi (vedi disastro delle borse) possono essere interessanti, no?
Comunque, sono d'accordo sul principio che se devi dire una cosa brutta di qualcuno, soprattutto se non ti riguarda personalmente, meglio non dire nulla. Si evita di mettere in giro cattiverie, il più delle volte false e gratuite...

Anonimo ha detto...

"Posso farti una domanda indiscreta?" è come il "Senza offesa, ma..": dopo il via, puoi dire DI TUTTO e va sempre bene.
Sempre bene si fa per dire.
:) Non ci avevo mai riflettuto ma d'ora in poi li stopperò prima :))

fragile093 ha detto...

Tra l'altro pensavo, anche la scelta delle parole conferma il fatto che qui inizino a indagare piu' a fondo solo una volta che ci si conosce di piu': in italiano si chiede "Posso farti una domanda indiscreta?", mentre in inglese "Can I ask you a personal question?". E' una sfumatura di linguaggio che altera di parecchio il significato. "Personal" indica un livello di confidenza che in "indiscreta" manca completamente (e se ne e' coscienti, se no si partirebbe direttamente con la domanda).

Ok, ok, vado a bermi un caffe' che e' meglio... ;)

Anonimo ha detto...

non si sa mai: ecco. E' questo il problema. Quando lo fanno come segno di amicizia con me stanno firmando il certificato di morte. Mi allontano sempre di più. Sarà che ho un senso della riservatezza abbastanza elevato...

nonsisamai ha detto...

rob: si infatti come sempre ho un tempismo...!! :)

elica: comunque mi sono resa conto che lo faccio anch'io, e' che quando si tratta degli altri non ci facciamo caso...

nonsisamai ha detto...

fragile: secondo me dovresti aprire un blog in cui condividere queste tue perle di saggezza 'emigrante', davvero...dopo tutti questi anni qui, sei proprio preparata...

alicesu: non so e' che dipende sempre da chi e come. molte volte e' interessamento sincero.

fragile093 ha detto...

@nssm: il problema e' che dopo quasi 3 anni di vita qui non ci faccio piu' caso! Non che mi manchi lo spirito di osservazione, o che abbia sedato il senso critico... Ma e' come quando si entra in una stanza buia: dopo un po' gli occhi inevitabilmente (e involontariamente) si adeguano.

E' anche per questo che mi piace leggerti, mi fai venire in mente cose che per me sono entrate a far parte della normalita', e mi ricordi com'era essere qui all'inizio... =)

nonsisamai ha detto...

fragile: questa cosa andrebbe studiata. io non vedo l'ora che il disorientamento iniziale passi e tu lo ricordi con piacere...c'e' qualcosa che non torna... :)

fragile093 ha detto...

@nssm: no no, al contrario! Non per scoraggiarti, ma non tornerei mai indietro... Quello che mi piace e' proprio poter riflettere adesso, con il senno di poi e molta piu' lucidita', su quegli aspetti che all'inizio erano cosi' nuovi e disarmanti. Coraggio, prima o poi passa! =)

Anonimo ha detto...

E' vero, Nonsi, ci siamo talmente abituati che ce ne accorgiamo solo quando forzatamente ce lo fanno notare o quando si sta in un ambiente totalmente diverso! :D

Anonimo ha detto...

fragile: scoraggiata un po' lo sono...speriamo passi in fretta...

elica: triste ma vero...

giudaballerino ha detto...

Post molto interessante, concordo :)

nonsisamai ha detto...

giudaballerino: benvenuto, che bel nick!