mercoledì 15 agosto 2007

e' ferragosto e allora?

Il mio cane e' morto.
L'ho sotterrato nel giardino vicino a una vecchia macchina arrugginita.
Li', non piu' sotto,
ne' piu' sopra,
si unira' con me un giorno.
Ora egli ormai se n'e' andato col suo pelame,
la sua cattiva educazione, il naso freddo.
E io, materialista che non crede
nel celeste cielo promesso
per nessun essere umano,
per questo cane o per ogni cane
credo nel cielo, si', credo in un cielo
dove non entrero' ma lui m'attende
ondeggiando la coda di ventaglio
perche' io giungendo abbia amici.

Ahi non diro' la tristezza sulla terra
di non averlo piu' come compagno
che' mai per me e' stato un servitore.
Ebbe per me l'amicizia di un riccio
che conserva la sua sovranita',
l'amicizia di una stella indipendente
senz'altra intimita' che quella necessaria,
senza esagerazioni:
non si arrampicava sui miei vestiti
empiendomi di peli o di rogna,
non si strusciava contro il mio ginocchio
come altri cani ossessi sessuali.
No, il mio cane mi guardava
prestandomi l'attenzione di cui ho bisogno,
l'attenzione necessaria
per far comprendere a un vanitoso
che essendo cane lui,
con quegli occhi, piu' puri dei miei,
perdeva il tempo, ma mi guardava
con lo sguardo che mi riservo'
per tutta la sua dolce, la sua pelosa vita,
vicino a me senza seccarmi mai,
e senza chiedermi nulla.

Ahi quante volte ho voluto avere coda
camminando vicino a lui lungo le rive
del mare, nell'Inverno di Isla Negra,
nella gran solitudine: in alto l'aria
trafitta d'uccelli glaciali
e il mio cane che saltava, irsuto, pieno
di voltaggio marino in movimento:
il mio cane vagabondo e olfattivo
inalberando la sua coda dorata
faccia faccia all'Oceano e alla sua schiuma.

Allegro, allegro, allegro
come i cani sanno essere felici,
senza nient'altro, con l'assolutismo
della natura sfacciata.
Non v'e' addio per il mio cane che e' morto.
E non v'e' ne' vi fu menzogna fra di noi.

Se n'e' andato ormai e l'ho sepolto, questo era tutto.

(Pablo Neruda)

10 commenti:

fragile093 ha detto...

Leggo la poesia d'un fiato, poi guardo le mie bestie dormire tranquille ai miei piedi e mi si forma un groppo in gola che quasi mi soffoca. Mi si spezza il cuore anche solo a immaginare cosa voglia dire vivere un dolore del genere. Mi dispiace tantissimo... Non so che altro dire.

My heart goes out to you. Hang in there...

(((big hug)))

nonsisamai ha detto...

I'm fine

E' solo che alcuni commenti al post precedente mi hanno fatto pensare a questa poesia meravigliosa...

Il ricordo e' dolce, davvero.

Ho linkato anche la versione spagnola della poesia.

fragile093 ha detto...

Bellissima davvero. L'avevo gia' letta e apprezzata anni fa, ma ai tempi di cani non ne avevo mai avuti. Adesso invece, e' un colpo al cuore! Felice di sapere che la stai vivendo bene...

Ah, e buon ferrrrragosto! ;)

nonsisamai ha detto...

buon ferragosto! :)

rob ha detto...

Buon ferragosto e grazie della tua visita sul mio blog, sarai sempre benvenuta.
Non so come tu stia negli USA, ma qui nel paese del sole la situazione è sempre più tragicomica... :-)

nonsisamai ha detto...

rob: se fosse un po' meno tragicomica magari sarei ancora li' ;)

Anonimo ha detto...

Già. E' ferragosto.
E chi se ne frega.

Splendida poesia...

Anonimo ha detto...

grazie. di cuore davvero.
sto piangendo, ma come fragile ora guardo la billie e mi sento un po' meglio.
grazie tante, è bellissima. :*

Anonimo ha detto...

ah: wild_honey [at] hotmail.it. vale anche come contatto msn! ;)

nonsisamai ha detto...

alicesu: mi fa piacere che si sia capito lo spirito

wildhoney: ti ho scritto!