lunedì 25 giugno 2007

non sono nata in texas ma sono arrivata piu' in fretta che ho potuto

Le proposte erano entrambe interessanti: un tranquillo week-end a visitare i musei di Houston e le spiagge di Galveston o l'avventura. Si e' optato per la seconda opportunita' e si e' partiti alla volta dell'Hill Country, la regione da noi meno conosciuta del Texas, giu' fra Austin e San Antonio. Dovete sapere che Austin e' senza dubbio la citta' dove avremmo voluto trasferirci avendone avuto la possibilita'. Sebbene piu' piccola di Dallas, e' la capitale del Texas, la citta' della buona musica e dei figli dei fiori, la San Francisco del Sud, si dice da queste parti. Nell'Hill Country abbiamo trovato piu' o meno lo stesso spirito, ma una natura decisamente selvaggia.
Innanzitutto, sara' difficile da capire vivendo in Italia, ma gia' le colline per chi vive a Dallas che e' in una pianura sterminata, valgono da sole il viaggio. Mi aspettavo colline simili alle nostre, toscane, umbre, dolci, ma queste qui sono differenti, un po' spigolose direi, verdi e abitate da mucche dalle corna lunghe e cavalli.
Abbiamo scelto come base la citta' di Fredericksburg, la cui particolarita' come altre citta' della zona, e' quella di mantenere ancora vive le tradizioni tedesche delle prime famiglie che la colonizzarono nell'Ottocento. Mi ha subito colpito l'accoglienza della gente, estremamente aperta e cordiale. Cow-boys, hippies e cow-boy hippies. E poi i prodotti biologici venduti ovunque: pesche, lavanda, pomodori, angurie, more e tantissimo vino.
La prima sera abbiamo pensato di fare una passeggiata in macchina in un paese relativamente vicino, ma abbiamo fatto un'esperienza un po' diversa, quella del buio. A me non e' capitato spesso nella vita, di trovarmi in un luogo cosi' buio, con tantissime stelle ma senza pali della luce. La vista di un uomo che non so per quale assurdo motivo camminava sul ciglio della strada vestito di nero, ci ha fatto trasalire e tornare in paese immediatamente.
Il giorno dopo, sabato, era il mio compleanno e ho deciso di passarlo nella natura, nella riserva del fiume Padernales. Quello che non avevo considerato ancora una volta era la forza della natura. Per prima cosa siamo andati a vedere le rapide. Un paio di avvoltoi ci roteavano sulle teste. Scherzo -non staranno mica aspettando che qualcuno ci caschi dentro?
Siccome non si sa mai nella vita, succede che nel giro di un quarto d'ora un brutto incidente coinvolge un bambino con padre irresponsabile e madre cardiopatica obesa. Da incubo: sul luogo c'eravamo solo io e mr. Johnson a poter aiutare, i telefoni ovviamente non funzionavano. Non so cosa sia successo dopo l'arrivo del ranger, ma sembrava che il tutto potesse risolversi con qualche punto e un immenso spavento o almeno lo spero. Cosi' ancora tremanti di paura abbiamo deciso di spostarci nella zona 'balneabile' del fiume per rilassarci un po'. Camminando verso il fiume, dopo due passi mi fermo a fare delle foto a un fiore e sbuca un serpente (credo fosse questo qui). Da city girl che non sono altra comincio a urlare qualcosa di sconnesso piu' che altro non capacitandomi del fatto che i serpenti allora esistono davvero e se ne vanno anche in giro. Lo vedo ancora fra i cespugli, lo indico. In quel momento sopraggiunge una signora anziana che mi dice di non preoccuparmi che se e' nero non e' velenoso e che suo marito da giovane catturava i serpenti a sonagli a mani nude per farci le decorazioni dei cappellacci da cow-boy che vendeva. Come non detto, mi tranquillizzo, mi faccio una risata, city girl che non sono altra, e mi dirigo al fiume. Di gente ce n'e' un po' , non mi preoccupo piu' di tanto, mi bagno lungamente e cado addormentata sotto un albero. Dopo un paio d'ore un urlo mi sveglia. Era questo qui, credo. Deve aver pensato lui, il serpente nuotatore verde, che la schiena di mr. Johnson fosse un bel posto caldo dove prendere il sole. Soddisfatti della dose di emozioni naturali abbiamo pensato di fare un bel giro per aziende agricole a provare il vino locale e dimenticarci tutta quella natura che ci si era rivoltata contro. La serata poi e' stata piacevolissima. Siamo stati a Luckembach, un paese di dieci persone che si divertono come matte. Il loro motto e' Everybody is somebody in Luckembach, ogni giorno organizzano una festa diversa. Il paese pero' il mercoledi e' chiuso, proprio tutto il paese, cioe' le dieci persone che ci vivono. Si devono riposare anche loro dopo tutto.
Poi un sacco di buona musica, buon cibo e buona birra. Meraviglioso compleanno texano. Si va a dormire. Alle tre e quindici di mattina suona il mio telefono. Penso che sia sicuramente qualcuno che si e' confuso con il fuso orario e vuole farmi gli auguri dall'Italia. Non faccio in tempo a rispondere, ascolto la segreteria, assonnata ma contenta. La polizia cerca mr. Johnson. Mi si gela il sangue. Era li' che dormiva accanto a me, ma per due secondi ho pensato che gli fosse successo chissa' cosa, due secondi lunghissimi. La poliziotta ci parla di un'inondazione (flood) a casa nostra, dice che stanno buttando giu' la porta.
Ancora una volta panico. Reazioni insensate, non so perche' mi lavo i denti, dobbiamo partire, sono cinque ore di strada, e' buio, ci sono i cervi, chi chiamiamo, cosa facciamo. Aiuto. Poi arriva un'altra telefonata della polizia. Pare che sia scoppiato un tubo e il danno e' limitato a una pozza d'acqua in bagno, sono quelli del piano di sotto che hanno il soffitto sfondato poveracci. E come al solito il danno piu' grosso l'hanno fatto i poliziotti che senza capire il problema hanno sfondato la porta, ma quella e' un'altra storia.
Un tranquillo week end di paura, diceva il titolo di un film o qualcosa del genere.
He gia', i film di paura poi sempre ambientati in Texas, chissa' perche'.
D'altra parte cercavamo l'avventura e abbiamo trovato l'avventura. L'unica cosa che mi preoccupa e' che in famiglia si mormora che mi possa essere stata passata la sventura del giorno del compleanno di Terry Johnson che fin dall'eta' di sette anni ha visto funestato il giorno del suo compleanno dalle piu' indicibili catastrofi, compreso un tornado che ha spazzato via la sua casa nel 1976 e un incidente grave occorsogli mentre,
rassegnato a non uscire quel giorno, si preparava una banale torta di compleanno.

Il Texas e' impegnativo, tutto qui.

Un temporale : o un tornado?
Una formica: o una formica del fuoco?
Un po' di vento: o una tromba d'aria (o polvere del diavolo come si dice qui)?
Esplode un tubo: o e' un'inondazione?
Un ragno in casa: chiamiamo l'exterminator?

Vi lascio con un classico della canzone country che non potete non conoscere. E' di Willie Nelson, uno dei miei musicisti preferiti, nato proprio nell'Hill Country. Dice alle madri di non lasciare che i figli crescano come cow boy, di farli diventare avvocati e dottori perche' i cow boy sono destinati a stare lontani da casa e ad essere soli.

Mammas Don't let your babies grow up to be cowboys - Willie Nelson

29 commenti:

nonsisamai ha detto...

prima foto: fredericksburg

seconda foto: il miglior negozio di dolci di fredericksburg

terza foto: il fiume padernales

quarta foto: cliccare per ingrandire. cartello tra il serio e il faceto

'no trepassing violators will be shot survivers will be shot again'

Anonimo ha detto...

Nina

che bello immaginarti in viaggio...

magnifico.

saluti da quattro mura con aria condizionata e zero finestre

:)

Anonimo ha detto...

Ciao, adoro i blog sui viaggi, in particolare il tuo che è interessantissimo!

Anonimo ha detto...

oddio! mi son venuti vari colpi ad immaginare un serpente che mi sbuca nell'obbiettivo e un altro sulla schiena. per non parlare della telefonata notturna che informa che la porta della propria casa ("inondata") è bella che andata.
a confronto, i musei di houston sarebbero stati noiosissimi..

p.s.: anche se in ritardo, buon compleanno. :)

nonsisamai ha detto...

nina: :*

luke: grazie!

amaramalamela: anche a me! grazie!

Anonimo ha detto...

Innanzitutto auguri anche se in ritardo :)

Bella avventura, ho letto con il fiato sospeso anche perchè i serpenti non sono l'animale che preferisco in assoluto.
Non ci si annoia da quelle parti eh?

Un abbraccio.

Elisen ha detto...

Anche io ho avuto un incontro ravvicinato con un serpente a sonagli!In realtà il ranger lo stava spostando altrove sostenendolo con l'apposito bastone...per fortuna. Ero in arizona però..Non c'è scampo!:)

Anonimo ha detto...

amoilmare: grazie! il fatto di annoiarsi e' soggettivo, conosco gente che si annoia anche qui...

elisa: per fortuna quelli che abbiamo incontrato noi non dovrebbero essere velenosi!

giuy ha detto...

beata te che puoi girare qua e là :) ti invidio un po' parecchio :D Cmq grazie, perchè post così, almeno con l'immaginazione (e le bellissime foto aiutano parecchio) possiamo immedesimarci un po' nei tuoi viaggi :)

Lajules ha detto...

Alla faccia del cartello!!!

Belli i tuoi diari di viaggio,

Un saluto!

Anonimo ha detto...

mamma mia che avventure :)))

Bellissima quella della cittadina di 10 persone! (ma sono veri veri o stpendiati da qualcuno??)

e... BUON COMPLEANNO, sai (un pizzico in ritardo, sorry)

Anonimo ha detto...

Beh, tutto sommato avreste avuto più avventura a rimanere a casa con esplosione di tubo in diretta! ;-D
P.S.
Auguri!

Anonimo ha detto...

buon compleanno (in ritardo, sorry)!

non c'è che dire, un'avventura... poi le racconti così bene, mi sembrava di essere lì anche io! :)

tizi ha detto...

Anche io mi associo agli auguri di buon compleanno!
da poco ho amici che si sono trasferiti in Texas e a veder le foto sembra davvero tutto da scoprire ...alla prossima e complimenti per i tuoi post , li leggo sempre con grande piacere!

nonsisamai ha detto...

giuy: grazie a te, cara

lajules: per di piu' ho paura che non fosse completamente uno scherzo...

anja: grazie! io credo siano veri e si divertono davvero tanto!

ubi: grazie!

netstar: grazie grazie!

tizi: grazie anche a te! ma in texas dove? sono italiani?non si sa mai che li conosca dato che siamo pochissimi da queste parti...

Anonimo ha detto...

Non mi ringraziare...stavi certamente meglio prima di conoscerne l'esistenza!

Romagnolo ha detto...

Ma e' vero che il Texas fa piu' schifo dell'OHIO?

nonsisamai ha detto...

ubi: ma no dai, sempre meglio essere preparati al peggio :)

cristian: ma guarda un po' un altro emigrante... un romagnolo un po' impertinente, ma va bene lo stesso,
benvenuto!

tizi ha detto...

I miei amici sono a Houston...a ottobre spero di andarli a trovare ...chissa` potremmo incontrarci a meta` strada anche con te ???Pensa che bello!
Riguardo Cristian...anche noi lo dobbiamo sopportare tutti i giorni in lab!

nonsisamai ha detto...

tizi: dai sarebbe bello! fammi sapere! tra l'altro non ci sono mai stata a houston, non mi ci vogliono portare perche' dicono che e' brutta, ma io non ci credo!
x cristian: quando ho visto da dove scriveva ho pensato a te, guarda un po' che poi alla fin fine gli italiani si ritrovano dappertutto...

Anonimo ha detto...

scusa se il commento non è attinente al tuo post, volevo solo salutarti, ringraziare di essere passata e garantirti che le mie crocs e soprattutto i miei piedi non puzzeranno! anche perchè se già non lo sapessi i miei sono i piedi più belli del centro Italia e non sia mai che si macchino di tale onta!!!

nonsisamai ha detto...

misya76: hai fatto bene, non sia mai si spargessero certe false dicerie per la blogosfera...

Anonimo ha detto...

quando leggo i tuoi post rimango sempre a bocca aperta! Sembra sempre di stare in un film!
Poi urlo terrorizzata per una cavalletta... figurati per un serpente!

nonsisamai ha detto...

alicesu: sembra impossibile ma ci si fa l'abitudine...

Anonimo ha detto...

Ciao!
Sono sempre la Sara del bluebonnet e come puoi vedere sono andata avanti nella lettura.
Sentivo il bisogno di ringraziarti ancora, oltre ad aprirmi una finestra su un mondo che non conoscevo e nemmeno sospettavo, sai strapparmi sempre un sorriso ed in questo periodo non è facile.
Sei quasi come un buon libro che quando abbandono non vedo l'ora di riaprire.

nonsisamai ha detto...

sara, cosa posso dirti se non grazie? un commento come questo, e' una grande soddisfazione e strappa parecchi di sorrisi anche a me,
un abbraccio

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie