domenica 15 aprile 2007

la costruzione di una nuova vita sociale n.2

1) Bisogna considerare le sfumature della lingua che spesso sfuggono.
Sara' uno scherzo o no? Qual e' la faccia giusta da fare per far capire che ho capito? Perche' trovano 'Ironic' di Alanis Morissette cosi' divertente?

2) Il back ground socio-culturale. Se si passa una serata a cantare le canzoni di Cristina D'Avena, ci posso anche stare, ma se si ripete a memoria quella serie che loro vedevano da bambini e che io non ho mai capito cosa ci fosse da ridere, allora no. E finisce che, mentre loro ridono io mi eclisso nel mio mondo, abbandonando ogni tentativo di comprensione. Alcuni post di questo blog sono nati in quei momenti.


3) Bisogna considerare le radici culturali. Fra europei, ci puo' essere qualche differenza, ma nulla di sostanziale, credo. Una stretta di mano e' una stretta di mano, il tu o il lei, il tono della voce, un sorriso. Qui invece e' tutto diverso. Non si tratta solo di capire gli statunitensi che sono nati e cresciuti qui, ma anche gli africani, i sudamericani, gli asiatici e tutti gli altri.
Esempio: a una festa di compleanno tanto tempo fa ho baciato il festeggiato sulle guance come si fa da noi. Sono rimasti tutti senza parole, imbarazzantissimo. Qui si da' un abbraccio in queste occasioni e uno un po' meno invasivo di quello che intendiamo noi, un abbraccio simbolico, direi io, dove ci si sfiora appena.


2 commenti:

Lajules ha detto...

Interessanti questi post. Mi sembra poi di notare alcune differenze tra i Washingtoniani e Texani. La politica qui e' meno spaventosa, un po' perche' e' la capitale e non si parla d'altro. E poi, anche con un governo conservatore, Washington e' una citta' super-democratica a livello di voti, quindi il dibattito e' piu' aperto.
La situazione razziale invece qui e' incandescente, perche' e' una citta' a maggioranza afro-americana, ma ancora piuttosto ghettizzata e con una brutta memoria dei riots del '68 e degli anni del crack. C'e' ancora tensione razziale, ma anche molto dibattito.
Riguardo alle effusioni: qui sono tutti disgustati dal PDA (public display of affection), anche negli ambienti alternativi. Il retaggio puritano pesa sempre...

Anonimo ha detto...

Interessanti anche le tue osservazioni, grazie. Qui la maggioranza e' messicana ed e' molto diverso credo. Da quello che vedo, quello che a loro piu' importa e' lavorare e avere una fettina del benessere di questo paese, non mi sembra ci sia eccessiva rabbia repressa o particolare senso di ingiustizia. Lo sceriffo di Dallas e' messicano, tanto per fare un esempio. Per tornare al discorso Spagna, li' ero colpita dal contrario, sono molto piu' aperti di noi italiani, baciano anche le persone appena presentate...
Il problema del PDA mi fa venire voglia di coccole :)