venerdì 2 novembre 2018

e poi c'è stata come un'esplosione

Forse qualcuno di voi ricorderà che poco tempo fa, un fulmine ha colpito casa mia. Non sono cose che succedono tutti i giorni, cosí mentre si parlava del tempo con una mamma agli allenamenti di Joe (qui succede spesso di parlare del tempo) ho accennato all'incidente.
- Ma dai! Davvero? E com'è andata?

Vorrei mettere agli atti in maniera inequivocabile che me lo ha chiesto lei. 

Ho cominciato a raccontarle brevemente questo piccolo aneddoto. Non mi sembrava di annoiarla, anzi lei dava l'impressione di essere interessatissima, proprio come lo sarei io se qualcuno mi raccontasse una storia di fulmini. Occhi spalancati. I suoi no way! Really? Wow! That's amazing! facevano da contraltare al mio racconto. Come in una di quelle storie di paura davanti al fuoco in campeggio, arrivo al culmine: 

- E poi c'è stata come un'esplosione

Lei ha questa faccia concentratissima. Per quello che ne sa, di casa mia poteva essere rimasto un mucchietto di cenere. Ma qualcosa ci interrompe giusto un attimo, una folata di vento, uno starnuto, non ricordo. 

E basta. Finisce così. Non mi ha più chiesto nulla. 

Ecco, questo è per dire che da un po' di tempo a questa parte ho sempre un libro in borsa. L'altro giorno, ho dimenticato il libro che sto leggendo a casa di un'amica e non sono potuta tornare a riprenderlo fino al pomeriggio dopo. 
Quella notte ho sognato il mio libro. 
Sono a questo livello. 
In questo periodo va così e devo dire, non va per niente male. Forse è il primo effetto tangibile dei quaranta. Ho sempre più voglia di andare sul sicuro con il mio tempo. Sì insomma, non ho mai rimpianto nemmeno un minuto passato con un buon libro, il tempo perso a cercare di cavare un ragno dal buco con certe persone invece. 

Ma voi non avete la sensazione, in fondo, di incontrare sempre le stesse persone?  

4 commenti:

Bulut ha detto...

E basta. Finisce così. Non mi ha più chiesto nulla.

Davvero sconcertante... però, ecco, succede con gli sconosciuti (anche se, almeno, hanno la decenza di risparmiarsi le esclamazioni entusiaste prima).

Fai bene a portarti un buon libro, decisamente :D

nonsisamai ha detto...

Bulut: ma sai che non è una sconosciuta? E' quello il brutto. Non è un'amica, per carità, però ha il mio numero di telefono, ci vediamo 2-3 volte la settimana da un anno e passa, insomma puoi essere così superficiale? :(

La perfezione stanca ha detto...

È quello che affermava Miss Marple nei romanzi di Agatha Christie. Le persone sono molto molto simili fra loro, per macrocategorie e quindi osservando e studiando quelle del paesello in cui viveva poteva afferrare quelle di tutto il mondo.

nonsisamai ha detto...

La Perfezione Stanca: nel mio piccolo, pare anche a me. Rimani sorpreso, ma forse non poi cosi tanto, forse sapevi già come andava a finire e hai solo sperato di sbagliarti.