lunedì 20 ottobre 2008

i cognomi

Pensavo al fatto che qui, tranne rari casi non e' possibile indovinare molto di una persona dal cognome. Il fatto che qualcuno porti un cognome straniero, non dice nulla veramente se poi magari la sua famiglia ha vissuto qui per decenni ed e' oramai americana a tutti gli effetti. Certo se ti chiami Rockefeller o Kennedy qualche domanda di sicuro te la faranno, ma in generale, scorrendo una lista il cognome americano non significa molto per chi legge ne' a livello geografico, ne' a livello sociale.
In Italia invece, il cognome dice molto di una persona. In fondo e' quasi sempre alla base di un qualche pregiudizio, seppur minimo. Ricordo a scuola i professori che scorrendo il registro davano un'origine geografica a tutti i cognomi della classe. E poi i cognomi altisonanti. All'universita' sentivo ad esempio ma lei e' imparentato con l'avvocato Tizio, con l'architetto Caio?
E alla fine la cosa suonava come una piccola discriminazione o una mancanza di professionalita' visto che non si era li' per fare conversazione. Qui invece il cognome e' inteso in un altro modo. Moltissime famiglie, come quella di McCain alla ribalta in questi giorni, hanno un ramo bianco e uno nero. Questo perche' gli schiavisti normalmente davano il proprio cognome ai loro schiavi. Questa cosa a me fa effetto. Per noi il cognome e' una cosa al limite intima, affettiva anche se vogliamo, che ha a che vedere con il legame di sangue, con la storia di un luogo, che ci ricorda la nostra famiglia e solo quella, qui invece e' una cosa totalmente diversa ed e' anche facile da cambiare volendo, conosco persone che lo hanno fatto. Per noi sarebbe impensabile.

Ci sarebbe anche un altro discorso da fare sui cognomi, ma magari un'altra volta che non vorrei mettere troppa carne al fuoco.

Qui scrivo prevalentemente di shock culturale e uno potrebbe pensare che dopo un po' l'argomento si esaurisca, ma invece no. Dopo due anni mi sembra ancora un pozzo senza fondo, basta saperci guardare con attenzione. All'inizio si notavano le cose grandi e ora invece le cose si fanno sempre piu' piccole, le sfumature sempre piu' velate. Mi piace sempre ragionarci fra me e me, e anche con voi.

Buona settimana.

12 commenti:

Fabrizio Cariani ha detto...

ora che mi fai pensare all'opposizione grandi/piccole cose, forse e' per questo che il mio ultimo post e' sui semafori :P

hai ragione sul fatto che i cognomi non sono cosi' radicati come da noi, ma va notata l'eccezione dei cognomi ebrei!

Anonimo ha detto...

Ma taci! Cioè lì io potrei cambiare il mio cognome a mio piacimento? ma proprio in modo estremo? Tipo, che ne so, potrei cambiarlo in Brahms o in Lennon come se niente fosse? Ma non fa confusione, 'sta cosa? Già qui ormai pure le mogli tendono a mantenersi il proprio (per rafforzamente della cosa che dici tu...) mmmh... io aspetto un post di approfondimento. Ammesso che non ne capiti una più degna. Allora rimanda! ;)

Ciao!

Anonimo ha detto...

Ah, ecco! Non avevo letto il commento sopra sulla faccenda ebraica... mi pareva strano!

(maestrobuitre)

Caterpillar 1 ha detto...

grazie per aver lasciato un tuo commento sul blog!
Io adoro la tua finestra sugli Stati Uniti.
A presto!

Sick Girl ha detto...

sì infatti, io sono molto attaccata al mio cognome e sono molto triste del fatto che con me si esaurirà il ramo appartenenete alla mia famiglia (ho un cugino ma non sembra intenzionato a riprodursi). Quando prenoto per il ristorante o il teatro, lascio sempre il mio cognome e non quello di mio marito così si creano buffe situazioni in cui lui diventa il signor B. ereditando il mio cognome. Quindi negli USA immagino ci siano meno problemi se la madre vuole dare al figlio il suo cognome.

dancin' fool ha detto...

io il mio cognome lo avrei cambiato volentieri (non mi piace proprio!) e poi tutti a dire... "ma allora arrivi da là!"...sì, "da là" ci arrivavano i miei due nonni paterni... ma mio padre è nato qui, io pure, ecc... ecc...

mah.

cmq interessante questa storia dei cognomi, vero, molto diversa da qui.

nonsisamai ha detto...

fabrizio: si,ma io l'ho scritto che 'in generale'. i casi ci sono eccome. figurati che una ragazza che conosco -padre messicano, madre americana e aspetto messicanissimo- e' stata messa in una classe dove si presupponeva l'uso dello spagnolo senza nemmeno essere interpellata. e lei lo spagnolo non lo parla.
ora pero' mi hai incuriosito con la storia dei semafori :)

maestrobuitre: che dire? leggili bene i post! :P
non era proprio questo il punto della situazione, ma per quanto ho capito si. un'amica cambio' il nome quando esplose lo scandalo di una omonima che rimase su tutti i giornali per mesi.un po' come se si fosse chiamata che ne so, annamaria franzoni. anche per me e' inconcepibile, ma qui cambiare nome non e' la fine del mondo.

ginevra: ecco, magari questo sara' il tema dell'approfondimento

fabio r. ha detto...

l'america e' un melting pot ed i cognomi ( invenzione medievale for the record) sono indice di questo mix. argomento affascinante da sempre x me ...
per l'attenzione crescente. a grande-piccolo mi viene in mente la frase ' il diavolo e' nei dettagli'

nonsisamai ha detto...

he he, allora si vede che anche nonsisamai e' un po' diabolica...

Anonimo ha detto...

A proposito di cognomi e di quanto non diano necessariamente il giusto clue di provenienza, ricordo una cosa carina successami tempo fa. Eravamo 5 amiche a cena fuori, qui in Texas: combinazione 3 di noi italiane al 100% ma sposate con americani e quindi tutte con cognomi inglesi. Le altre 2 amiche invece americane al 100% ma sposate con americani di origini italiane e quindi con cognomi decisamente italiani. Essendo in un ristorante italiano, il cameriere ha provato ad indovinare chi tra noi fossero le vere italiane guardando i nostri cognomi sulle carte di credito e da li' ci siamo rese conto dell'ironia della sorte!! A parte questo, secondo me, qui negli USA non e' facile come in Italia riuscire a mantenere il proprio cognome una volta sposate, sopratutto quando si ha a che fare con la burocrazia. Se pero' si divorzia diventa ancora piu' fastidioso doversi riprendere il proprio cognome da nubile, tanto che la maggior parte delle donne infatti qui non cambia il cognome dopo il divorzio e si tengono quello dell'ex marito: cosa piuttosto assurda, secondo me!
S.P.Q.A. :P

sun ha detto...

ciao, molto bello questo blog! Io mi devo trasferire a Denver, dove mi sposerò con un americano.
Ma è vero che è consigliabile aggiungere al mio il cognome del marito, per avere meno grane burocratiche in Usa, negli aeroporti, ecc..? Oppure non c'è nessun problema, se, pur essendo straniera, mi tengo solo il mio?

nonsisamai ha detto...

lisa: ciao! io ho tenuto il mio e non ho avuto grandi contrattempi. sinceramente non l'ho cambiato per il motivo opposto, per paura che facessero confusione con il passaporto italiano. pero' chi l'ha fatto mi dice che non c'e' problema, quindi dipende soprattutto da te :)